Cornovaglia, un racconto per immagini con Daniele Cipollina
Alla Soms di Arquata Scrivia si terrà una proiezione di fotografie realizzate da Daniele Cipollina in Cornovaglia
ARQUATA SCRIVIA — Questa sera, venerdì 29 novembre alle 21.00, alla Soms di Arquata Scrivia si terrà una proiezione di fotografie realizzate da Daniele Cipollina in Cornovaglia. La serata è organizzata in collaborazione con l’assessorato comunale al Turismo e con Avventure nel mondo.
La Cornovaglia è un’isola nell’isola: la punta estrema di un mondo che, se non esiste più, sta sicuramente scomparendo. L’estremità più a Sud – Ovest della Gran Bretagna è lontana dal resto del Paese in tanti i sensi: qui la vita scorre più piano rispetto agli altri concittadini del regno Unito.
Cornovaglia, terra di leggende
Ma la Cornovaglia è anche la terra di Re Artù che, almeno secondo la leggenda, nacque e regnò nel castello di Tintagel. Entra in gioco pure la spada Excalibur, l’arma conficcata in un masso e che solo un re avrebbe potuto estrarla: molti cavalieri ci provarono ma nessuno era stato in grado di farlo. Quasi per caso il giovane Artù riesce ad estrarre Excalibur dalla sua collocazione ma nessuno gli crede fino a che la comparsa di Merlino sulla scena sarà chiarificatrice per lui e per il popolo, che lo acclama finalmente come Re.
Cornovaglia dunque: regno di castelli, di splendidi e lussuosi palazzi abitati da secoli da re, regine e duchi, di cittadine curatissime ed ordinate, di panorami costieri mozzafiato, di paesaggi verdi, pascoli infiniti e brughiere spazzate dal vento. Partiamo da Winchester, una bella cittadina con un centro storico davvero gradevole e dove nella Great Hall (ciò che resta del castello di Winchester, oramai in rovina) si può vedere la (vera?) Tavola Rotonda.
Da Exeter a Tintagel
Sempre spostandoci verso Ovest facciamo tappa ad Exeter e da lì ci dirigiamo nel Dartmoor National Park, un’area naturale ricca d’acqua e con la vegetazione rigogliosa che fa da cornice alle Becky Falls, una serie di cascate in successione, ciascuna con un dislivello di 20 metri circa, immerse in un meraviglioso parco boschivo.
Eccoci a Saint Michael’s Mount, un’isola è famosa per la sua vaga somiglianza con il Mont Saint-Michel della Normandia. Difatti anche questo luogo è dedicato all’arcangelo Michele e al quale dei benedettini, provenienti proprio da Mont Saint-Michel, vollero dedicare un’abbazia: rimangono solo il refettorio e la chiesa, sostituita poi nel corso del XVI secolo dalla fortezza che si può tuttora ammirare.
Arriviamo a Tintagel dove, almeno secondo la leggenda, ci sarebbero i ruderi del castello di Artù. E forse qualcosa di vero c’è, dato che sull’altura di fronte al villaggio esistono davvero delle rovine di un importante edificio. Iniziamo la via del ritorno, arriviamo a Windsor e da lì torniamo a Londra, dove passiamo gli ultimi giorni del viaggio prima del rientro in Italia.