Arquata, in municipio il monumento che ricorda le vittime del Morandi
Oggi a Palazzo Spinola si scopre la scultura realizzata da Fabrizio Prevedello
ARQUATA SCRIVIA — Una lapide per non dimenticare chi fu ucciso dall’incredibile ma nemmeno tanto imprevedibile crollo di un viadotto. Vergogna italiana incancellabile datata 14 agosto 2018, per cui è in corso a Genova un lungo, persino troppo, processo a carico di persone che potrebbero avere responsabilità per l’accaduto.
Quarantatré le vittime, bilancio pesantissimo con tragico prezzo pagato dall’alessandrino, che ha contato tre vittime, Marta Danisi, di 29 anni; Giovanna Bottaro e Alessandro Robotti, di 43 e 50, di Arquata Scrivia, e Roberto Robbiano di Genova ma con lavoro ad Alessandria.
E in memoria di questi morti incolpevoli, alle 16 di oggi, sabato 1 febbraio, nell’atrio del Palazzo Comunale di Arquata Scrivia, verrà inaugurata una lapide eseguita dall’artista Fabrizio Prevedello e realizzata con materiali di produzione industriale e origine naturale: “a ricordo – spiegano gli organizzatori – delle persone decedute tragicamente perché possano vivere nel tempo e nella futura memoria”.
Alla cerimonia, intitolata “La memoria è vita!”, saranno presenti il sindaco Alberto Basso, autorità e rappresentanti di associazioni locali, i bambini della scuola d’infanzia Agusti che lasceranno un loro piccolo elaborato accanto alla lapide. E ci sarà un minuto di silenzio a precedere i vari interventi.
Commenta Paolofilippo Robotti, fratello di Alessandro e vicepresidente del Comitato parenti della vittime presieduto da Egle Possetti e che tanta parte, merito e impegno ha per far emergere tutta la verità sul devastante crollo: “anche Arquata Scrivia avrà il suo Memoriale in ricordo di Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro (arquatesi) e delle altre 41 persone che persero la vita nel crollo del Morandi.
L’iniziativa è stata portata avanti dall’amministrazione comunale e dal sindaco Alberto Basso in stretta collaborazione con la famiglia Robotti. Nella lapide ci sono i nomi delle 43 vittime, connubio di Memoria e Arte per tramandare alle generazione future il ricordo dell’immane tragedia di Genova.