Imbrattato
Alberto Cirio e Enrico Bussalino
Politica
Marcello Feola  
10 Febbraio 2025
ore
21:58 Logo Newsguard
Il caso

Imbrattato il Sacrario della Benedicta, ferma condanna della Regione

Il presidente Cirio e l’assessore Bussalino: "Un vile attacco alla memoria e ai valori della Repubblica"

ALESSANDRIA – Un atto vile e offensivo contro la memoria storica: così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sicurezza e agli Enti Locali, Enrico Bussalino, hanno definito l’imbrattamento del Sacrario della Benedicta. Dove ignoti hanno disegnato una svastica su un cartello del sito commemorativo.

La condanna della Regione Piemonte

«Esprimiamo la più ferma condanna per questo gesto ignobile. Che rappresenta non solo un oltraggio alla memoria delle vittime del nazifascismo, ma anche un attacco ai valori fondamentali su cui si fonda la nostra Repubblica», hanno dichiarato Cirio e Bussalino.

Il sacrario della Benedicta, situato nell’Appennino ligure-piemontese, è uno dei più importanti luoghi della memoria della Resistenza: qui, tra il 6 e l’11 aprile 1944, oltre 140 partigiani furono catturati e fucilati dai nazifascisti, segnando una delle più atroci stragi compiute in Piemonte.

Un monito nel Giorno del Ricordo

L’episodio si è verificato proprio nel Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata. Un momento che, secondo Cirio e Bussalino, dovrebbe servire “per unire tutti gli italiani nella riflessione sulle tragedie del passato.

«Il 25 Aprile, il Giorno della Memoria e il Giorno del Ricordo sono occasioni per rafforzare i valori di libertà e democrazia. Contrastando ogni forma di revisionismo e intolleranza. Gesti come questo dimostrano quanto sia necessario continuare a difendere e diffondere la conoscenza della nostra storia».

Richiesta di indagini e tutela dei luoghi della memoria

La Regione Piemonte ha chiesto alle autorità competenti di fare piena luce sull’accaduto e individuare i responsabili.

«La tutela dei luoghi della memoria è una priorità. Continueremo a promuovere iniziative educative e culturali affinché questi episodi non si ripetano. E affinché le future generazioni comprendano l’importanza della storia e della libertà conquistata con il sacrificio di molti».

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Cronaca
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