Elena Di Gesualdo racconta i passi di un giovane polacco a Dresda
Terzo romanzo per l'autrice di Serravalle Scrivia Elena Di Gesualdo, che ha appena dato alle stampe "Sulle strade di Dresda: I passi di un giovane polacco"
SERRAVALLE SCRIVIA — Terzo romanzo per l’autrice di Serravalle Scrivia Elena Di Gesualdo, che ha appena dato alle stampe “Sulle strade di Dresda: I passi di un giovane polacco” (edizioni Accornero).
Nel volume, Di Gesualdo racconta la storia di Arthur, un ragazzo nato a Danzica tra il profumo del mare e le storie raccontate dai marinai. Cresciuto con la mente proiettata oltre l’orizzonte e il desiderio di viaggiare, quando il padre lo porta con sé a Dresda non immagina che quel viaggio cambierà per sempre la sua vita.
Dresda è una città segnata dalla storia, un luogo in cui il passato convive con il presente. Attraversando le sue strade, Arthur osserva le ombre lasciate dalla Seconda guerra mondiale, si immerge nei racconti di chi ha vissuto il dolore della distruzione e la speranza della ricostruzione.
Ma Dresda non è solo un libro di pietra: è anche il palcoscenico di incontri straordinari. Un ladro, un’inaspettata alleata, un nuovo amico, una giovane donna che custodisce segreti più profondi di quelli che Arthur è pronto a scoprire.
Tra avventure, fughe e riflessioni, il giovane polacco si trova di fronte alle grandi domande della vita: quale direzione seguire? Qual è il vero significato della conoscenza? È possibile trovare la propria strada senza smarrirsi? “Sulle strade di Dresda” è un romanzo di formazione intenso, in cui il viaggio diviene metafora della vita stessa.
Elena Di Gesualdo, gli altri libri
Nel volume, emerge chiaramente la formazione umanistica dell’autrice (ogni capitolo è introdotto da una citazione tratta dalle opere di un filosofo o un poeta) e la passione per la storia che già aveva contraddistinto i due precedenti lavori “Alla scoperta degli Inca” e “Verità e mistero: da Tubinga a Stonehenge”.
“Alla scoperta degli Inca” – opera prima dell’autrice – è un romanzo di formazione, che affonda le proprie radici nella civiltà tanto nota, quanto piena di mistero e fascino, degli Inca. Samuele, giovane bibliotecario, appassionato di scienza e storia, abbandona la propria attività in cerca di nuove avventure. Per una concomitanza di eventi, diventerà archeologo e si ritroverà in Perù, alla scoperta di una delle più antiche civiltà precolombiane.
“Verità e mistero”, invece, pone sullo sfondo la tradizione e la fede religiosa. Il viaggio da Tubinga a Stonehenge si svolge tra due poli: da un lato, la storia, dall’altro il patrimonio culturale che fonde il reale alla leggenda. Sempre centrale l’attenzione all’essere umano, del quale l’autrice esplora le profondità del cuore e l’anelito verso l’Infinito.