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Tagli in vista per le filiali Intesa Sanpaolo su tutto il territorio nazionale. Tre le sedi della banca che verranno accorpate nel corso del 2025 in provincia di Alessandria: Pozzolo Formigaro, Murisengo e Monleale. In Piemonte nel complesso sono previste 19 chiusure e 23 accorpamenti o trasformazioni.
Dal 21 giugno, la filiale di via Roma a Pozzolo sarà accorpata con quella di Novi Ligure. Stessa data di scadenza anche per Monleale, che finirà sotto la direzione di Tortona. Il 10 ottobre toccherà a Murisengo: la banca sarà aggregata alla sede di Moncalvo.
Gli effetti concreti dell’accorpamento per ora non sono ben definiti. Spiegano dalla Fisac Cgil, il sindacato che riunisce i dipendenti degli istituti di credito: «Sicuramente verrà eliminata la direzione della filiale, che quindi spetterà alla sede più grande. Quanto al resto non abbiamo ancora abbastanza informazioni. Non sappiamo ad esempio se rimarrà attivo il servizio cassa o solo il bancomat. Quindi a oggi è impossibile dire quali saranno le conseguenze per dipendenti e clienti».
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«Il Piano Territoriale 2025 di Intesa Sanpaolo – con la previsione di numerose chiusure, accorpamenti e trasformazioni degli sportelli su tutto il territorio regionale – mortifica il Piemonte e soprattutto i piccoli Comuni e le località montane che già rischiano la desertificazione a causa del taglio dei servizi», lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Sarah Disabato, Alberto Unia e Pasquale Coluccio (già vicesindaco di Pozzolo).
«In una Regione in cui soltanto quattro Comuni su dieci sono dotati di sportelli, un ulteriore ciclo di chiusure sarebbe un dramma. Nelle prossime ore depositeremo un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere al Presidente Cirio di fare tutto il possibile per evitare che questo Piano diventi realtà. I nostri territori hanno già subito la soppressione di numerosi servizi, non possiamo stare a guardare mentre vengono prese scelte che si abbatteranno inevitabilmente sui cittadini e sulle imprese. Il Movimento 5 Stelle farà la sua parte, non lasceremo soli i sindaci e gli amministratori locali in questa battaglia», concludono.
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Intanto l’assessore regionale alla Montagna Marco Gallo ha incontrato i vertici di Intesa Sanpaolo. «Ho preso un impegno con i sindaci dei Comuni coinvolti per affrontare concretamente il problema della desertificazione dei servizi nelle aree più marginali – ha dichiarato l’assessore Gallo – Vogliamo trovare soluzioni praticabili per garantire l’accesso ai servizi essenziali ai cittadini, sia nelle zone montane sia in pianura».
L’istituto di credito ha sottolineato che saranno previsti servizi alternativi tra cui la banca di prossimità, che prevede la fornitura di servizi di base negli esercizi commerciali dei piccoli comuni, come edicole, tabaccai e bar.
L’assessore Gallo ha chiesto una mappatura dettagliata dei punti attivi in Piemonte e una verifica della possibilità di estendere il servizio a nuove aree. Il servizio è già attivo e sul sito internet mooney.it è consultabile un elenco di esercizi commerciali già operativi. L’assessore ha infine confermato il proprio impegno a portare avanti il confronto con Intesa Sanpaolo e con gli altri attori coinvolti per garantire ai cittadini del Piemonte risposte concrete e soluzioni efficaci.
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