“Fuoco intuizione”, la mostra di Giovanni Noli
L'artista novese torna ad esporre in città alla Quadreria della Maddalena di via G.C. Abba. Si potranno ammirare 12 nuove opere
NOVI LIGURE – Gianni Noli presenta la sua nuova mostra, dal titolo “Fuoco Intuizione“, si tratta di un’esplorazione artistica sul simbolismo e sul significato culturale del fuoco attraverso una selezione di 12 opere e una videoinstallazione.
La mostra si terrà presso la Quadreria della Maddalena dal 30 marzo al 12 aprile dalle ore 17 alle 19.
L’elemento fuoco
Il fuoco, elemento primordiale che da sempre affascina l’umanità, è al centro di questa esposizione. Noli indaga l’atavica attrazione che l’uomo prova verso questo fenomeno naturale, contemplandone l’intensità, la forza e la vivacità cromatica. Il fuoco emerge come elemento di spicco tra acqua, aria e terra, portatore di un dinamismo primordiale, spontaneo e impulsivo.
L’artista evoca figure mitologiche come Prometeo e Vesta e celebra il rito celtico di Beltaine, festa di primavera e di rinascita, per connettere il fuoco a tradizioni ancestrali. L’artista novese trae ispirazione anche dalle teorie di Carl Gustav Jung, il padre della psicologia analitica, che nel suo saggio “Tipi psicologici” (1921) associa il fuoco all’intuizione, uno dei quattro archetipi elementali.
Giovanni Noli e Beltaine
La video installazione “Beltaine” è un elemento centrale della mostra . Quest’opera rende omaggio all’antica festività gaelica che segnava il passaggio tra l’equinozio di primavera e il solstizio d’estate. Il termine “Beltaine”, derivante dall’irlandese “Lá Bealtaine” e dallo scozzese gaelico “Là Bealltainn” (che significano “fuoco luminoso” o “falò”), richiama le celebrazioni durante le quali i druidi accendevano grandi fuochi rituali.
Questi falò avevano la funzione di purificare il bestiame e propiziare la buona sorte. La tradizione di accendere fuochi in occasione di festività primaverili, equinozi e solstizi, come i “falò della Notte di San Giovanni”, rappresenta una traccia indelebile degli antichi riti dedicati al dio celtico Belanu e al Beltaine. «Anche le popolazioni celto-liguri – sottolinea Noli- in Italia celebravano questa festività»