Fm Logistic abbandona Capriata e l’Italia: subentra Number 1
Dal 1° aprile la gestione del sito alessandrino è passata di mano. Filt-Cgil: “Serve un tavolo permanente per tutelare occupazione e diritti”
CAPRIATA D’ORBA – Dal 1° aprile , Fm Logistic ha ufficialmente cessato le proprie attività in Italia. Cedendo la gestione dei magazzini adiacenti alla Mondelez di Capriata D’Orba alla Number 1 Logistics Group Spa di Parma. Una decisione annunciata e temuta, che arriva al termine di quattro anni di pesanti perdite economiche, culminate in un disavanzo di quasi 13 milioni di euro nel 2024.
Il gruppo Fm Logistic, presente in tutto il mondo con 170 magazzini e oltre 27.000 dipendenti, ha progressivamente ridotto la propria presenza in Italia. Passando da oltre 600 a soli 234 lavoratori al momento della cessione. Il sito di Capriata D’Orba, ultimo ancora operativo con 124 addetti, ha iniziato a registrare perdite solo dal 2022. Quando l’azienda ha mutato radicalmente la gestione delle relazioni sindacali.
Secondo la Filt-Cgil, “a segnare la svolta negativa è stata la scelta aziendale di instaurare un rapporto privilegiato con Adl Cobas. Firmando accordi economicamente insostenibili e produttivamente inefficaci. Fino al 2021 Capriata era l’unico sito in pareggio – si legge nella nota -. Poi è precipitato fino a chiudere il 2024 con una perdita di 1,3 milioni di euro”.
Il passaggio a Number 1 Logistics
A rilevare le attività è ora Number 1 Logistics Group, realtà tutta italiana con circa 4.000 dipendenti tra diretti e indotto. L’azienda ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali e degli accordi di secondo livello, “ma è chiaro – sottolinea la Filt Cgil Alessandria – che non sarà disposta a tollerare, come Fm, bilanci in rosso cronici“.
Per il sindacato, quindi, “è fondamentale aprire da subito un tavolo di confronto con la nuova proprietà. L’obiettivo è coniugare stabilità occupazionale, tutele e risultati economici. Solo così si potrà garantire un futuro stabile e dignitoso alle lavoratrici e ai lavoratori. Non si può più lasciare spazio a improvvisazioni o gestione miope”.