Lavagnina, incontro in Provincia. Ma il Gorzente è di nuovo scuro
Iren impegna nella manutenzione dell'invaso
CASALEGGIO – Il nocciolo della questione che ruota attorno ai laghi della Lavagnina sembrerebbe la costruzione della barriera già prevista nelle prescrizioni messe nero su bianco dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese e utile per evitare lo scivolamento dei fanghi verso il Gorzente e il Piota. Iren ha più volte promesso di ottemperare ma senza arrivare a una conclusione a causa “del tempo – sostiene l’azienda – che non lo ha permesso”. Si discuterà anche di questo nell’incontro previsto in Provincia nella giornata di oggi, mercoledì 7 maggio. Sullo sfondo un intervento che fa discutere da oltre due anni non ancora realmente partito per la seconda tranche previsto nella primavera del 2025.
Il timore di molti, in particolare di chi ha attività che vivono della bellezza dei luoghi compresi tra Casaleggio e Lerma, è quello di vedere la ripetizione del disastro che nel 2024 ha parzialmente compromesso l’area. Le piogge abbondanti dell’autunno 2024 hanno permesso un parziale ripristino dell’area, in particolare delle sponde dei due torrenti. Ma la ripresa delle operazioni ha contribuito a rafforzare i timori già emersi in più di un’occasione.
Scenario complesso
I lavori di manutenzione dell’invaso principale della Lavagnina non erano più differibili. A chiarirlo più volte sono stati i tecnici di Iren anche in occasione dell’incontro pubblico andato in scena lo scorso ottobre. Proprio in quell’occasione l’azienda si impegnò a rimettere a posto le cose e nel contempo mettere in atto tutti i provvedimenti necessari a scongiurare un bis.
Secondo quanto riferito da Arpa lo sversamento dello scorso anno avrebbe generato un danno per la fauna ittica presente nei torrenti. Tra la fine del mese di marzo e l’inizio del mesi di aprile Iren ha tentato uno svuotamento del lago rivelatosi poi inutile a causa delle piogge abbondanti cadute nel periodo successivo. Oggi la situazione è simile ma c’è bisogno di attendere la solidificazione del terreno sul quale i mezzi meccanici sono chiamati ad operare. Le piogge previste e cadute in questi giorni potrebbero non essere d’aiuto.
Anche la primavera 2024 si è rivelata particolarmente poco propizia per i lavori dal momento che i livelli di piovosità registrati hanno toccato punte da record.
