Lions Novi, uno sguardo attento sul passato per costruire il futuro
Il Lions Club di Novi Ligure compie settant'anni e oggi li celebra con un convegno sul futuro della città
NOVI LIGURE — Il Lions Club di Novi Ligure ha compiuto il 31 marzo i suoi primi 70 anni di attività. Quel giorno al ristorante Corona, 15 novesi, professionisti, imprenditori e personalità locali, mossi dal desiderio di dare un contributo concreto alla comunità e di uscire dai ristretti confini della cerchia urbana, alla presenza del delegato per l’Italia, firmarono l’atto costitutivo dei Lions di Novi Ligure. Il club era il 22esimo in Italia.
Fin dalla sua fondazione, il Lions Club novese si è distinto per la dedizione ai valori fondanti dell’organizzazione internazionale: libertà, solidarietà e servizio alla comunità. Pur mantenendo una visione globale, il Club ha sempre posto al centro del proprio operato la comunità locale, interpretando con sensibilità e responsabilità i bisogni dei cittadini.
Attraverso un servizio disinteressato e un impegno costante a favore del bene comune, il Lions Club Novi Ligure ha lasciato un segno profondo nel proprio territorio. Iniziative di solidarietà, progetti di sviluppo sociale e interventi a favore delle fasce più vulnerabili hanno contribuito non solo a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma anche a rafforzare i legami di coesione e collaborazione all’interno della comunità.
Per celebrare la ricorrenza dei 70 anni il Club, oltre ai service locali ed internazionali, ha voluto realizzare tre eventi speciali: un libro, un convegno e il restauro di un’importante opera d’arte.
Il primo evento consiste nella realizzazione di una pubblicazione che si propone di ripercorrere i primi 70 anni del Lions Club Novi Ligure, raccontando le storie, le persone e le imprese che hanno reso speciale questo percorso, senza dimenticare la storia della città di Novi in questi anni. Un’occasione per celebrare il passato, ma anche per guardare al futuro con lo stesso spirito di servizio che ha guidato il Club fin dalle sue origini. Un viaggio attraverso il tempo, fatto di memoria e visione, per ricordare che, quando i valori si uniscono all’azione, il cambiamento è possibile. La pubblicazione sarà disponibile con una offerta che verrà devoluta alla S. Vincenzo di Novi.
Il secondo evento consiste nella realizzazione del convegno aperto alla cittadinanza “Costruire il nostro futuro con lo sguardo attento al nostro passato” che si terrà questa sera al teatro Marenco con la presenza di autorevoli relatori.
Parteciperanno infatti: Luca Ubaldeschi, Matteo Migani, Rocchino Muliere, Massimiliano Nannini, Fabrizio Palenzona, Paolo Ponta, Manuela Repetti, Guido Repetto, Federico Riboldi, Paola Rivaro, Giovanni Castellani.
Durante la serata, oltre a ricordare i 70 anni di attività del club, i relatori esploreranno le prospettive future della città affrontando temi cruciali come solidarietà, cultura, economia, sviluppo industriale e sanità.
Il terzo evento consiste nel restauro del plastico raffigurante la Città di Novi attualmente collocato presso l’oratorio della Maddalena. Il plastico realizzato accuratamente in legno e rivestito di lamina d’argento misura cm. 110 × 50 alla base e cm. 75 di altezza massima. Si tratta di una raffigurazione, di rara efficacia, della forma urbana della Novi settecentesca, certamente idealizzata nella scelta dei parametri rappresentativi e tuttavia attendibile nell’individuazione dei suoi caratteri generali, come mostra ad evidenza il confronto con la più scientifica pianta delineata da Matteo Vinzoni. La rappresentazione, concepita per una visione frontale, offre un marcato sviluppo in larghezza, mentre la contrazione in profondità è superata grazie all’espediente del piano inclinato in funzione prospettica accelerata. In questo modo, l’altura del castello risulta decisamente enfatizzata rispetto alla scala e l’edilizia cittadina appare distribuita a terrazzamenti degradanti verso il piano di campagna.