Scalo ferroviario di San Bovo, la Lega all’attacco
Il gruppo consiliare Lega-Lavoriamo per Novi accusa la giunta, guidata da Rocchino Muliere di aver perso tempo e denaro
NOVI LIGURE- Scalo ferroviario di San Bovo, la Lega va all’attacco.
Venerdì 27 giugno, ad Alessandria, avverrà la presentazione del Masterplan del nuovo polo logistico e urbano alessandrino, con la partecipazione del Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
Per il gruppo consiliare Lega-Lavoriamo per Novi l’evento segna un momento cruciale nel percorso di riqualificazione dell’area dell’attuale scalo ferroviario Alessandria Smistamento, che sarà riconvertita in un moderno polo intermodale e urbano.
Scalo ferroviario di San Bovo: le accuse
«Con la presentazione del Masterplan del nuovo polo logistico di Alessandria- si legge nel comunicato stampa della Lega -Lavoriamo per Novi, il cui capogruppo è Giacomo Perocchio– vengono a galla tutte le bugie portate avanti da Muliere e dalla Sinistra Novese negli ultimi vent’anni su un’immaginaria riqualificazione ferroviaria di San Bovo»
Nel comunicato stampa del Carroccio si rimarca che «Il PD in questi anni ha alimentato fantasiose ipotesi di sviluppo dello scalo di San Bovo per nascondere il danno irrimediabile derivante dalla decisione di far passare i treni AV/AC in Città.
La verità è che al posto di pensare a cogliere opportunità per la Città in sinergia con il resto della Provincia il Sindaco Muliere ha preferito chiudersi a riccio su progetti irrealizzabili e non contemplati dalle autorità superiori. Ad oggi il risultato delle Politiche e narrazioni false portate avanti dal PD novese è molto semplice:
1) neessun progetto di sviluppo concreto dal punto di vista ferroviario di San Bovo.
2) Una Città che subirà il danno del passaggio dei treni in centro e a breve l’allestimento delle barriere.
3) 22 milioni di euro congelati che potrebbero risolvere il problema del traffico pesante in Città ma che non bastano sul progetto di tangenzialina attualmente in discussione e ad oggi non sono state proposte soluzioni serie se non elemosinare sui giornali ed in TV gli 8 milioni di euro che servirebbero per coprire il costo.
Un castello di carte
Il castello di carte creato da Muliere e dalla sua coalizione sta piano piano crollando, è giunto forse il momento di cambiare rotta, confrontarsi con la realtà, uscire da logiche isolazioniste e cogliere le opportunità.
Novi ha grosse possibilità di sviluppo della logistica su gomma, lo scalo di Alessandria è una grande possibilità anche per il nostro territorio , ma bisogna smetterla di portare avanti battaglie insostenibili contro i mulini a vento»