Incontri culturali con la Società Storica del Novese
Torna anche quest'anno la rassegna estiva di conferenze sulla storia locale grazie al sodalizio presieduto da Enzo de Cicco
NOVI LIGURE- Incontri culturali con la Società Storica del Novese.
Anche quest’anno torna la rassegna estiva promossa dal sodalizio, presieduto da Enzo De Cicco che si terrà nella corte della sede-museo della Società.
Si partirà mercoledì 2 luglio, alle 21.15 con “Tesori dal territorio: opere da Basaluzzo, Pasturana e Novi Ligure in mostra a Tortona.”
A parlare di queste opere d’arte saranno la dottoressa Lelia Rozzo, responsabile Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Tortona e il dottor Emiliano Stefenetti, studioso di scultura lignea.
Incontri culturali: la mostra
In questo periodo è allestita presso il Museo Diocesano di Tortona e sarà visibile sino al 30 novembre prossimo una mostra che è stata organizzata in occasione del Giubileo.
L’allestimento vuole ripercorrere tra storia e leggenda le figure di tre Santi che hanno in comune due tratti distintivi: l’aver concluso la propria vita terrena durante un pellegrinaggio e l’averlo fatto nel territorio della Diocesi di Tortona; tra essi, San Bovo e San Rocco, a cui a Novi Ligure e dintorni sono state dedicate chiese fin dal Medioevo e la cui presenza è diffusa anche nella toponomastica.
La serata è l’occasione per conoscere in anteprima le opere esposte nella mostra ed è anche quella per conoscerne molti particolari per coloro che l’hanno già visitata.
La Novi del ‘700 e il mercato della seta
Giovedì 10 luglio invece si andrà nel 1700 con “Da Londra a Novi, alle Indie e ritorno – Seta, persone e idee in viaggio nel Settecento”
L’ingegner Pietro Rescia, amante di storia locale, ci farà conoscere quanto la città di Novi, nel 1700, fosse importante con la presenza di splendide architetture e di realtà industriali un tempo numerose, floride e, in molti casi, all’avanguardia della tecnologia.
Quello che conosciamo meno, e che Pietro Rescia farà scoprire, è che nel ‘700 Novi fu un crocevia di persone e di idee che qui arrivarono, stettero e poi ripartirono, a cominciare da coloro che dall’Inghilterra arrivarono qui per imparare e sviluppare la tecnologia della produzione di seta, per giungere a quelli che, dal territorio novese, si imbarcarono per l’Estremo Oriente.
Un aspetto significativo per la storia della città, che la pone “all’avanguardia” in un’epoca, come il Settecento, che immaginiamo, qui da noi, stretta tra il Seicento barocco e l’Ottocento.