“Boschi e parole” al Sarvego Festival
Cultura, Società
Marzia Persi  
5 Luglio 2025
ore
16:29 Logo Newsguard
Dal 6 luglio

“Boschi e parole” al Sarvego Festival

Manifestazione culturale e itinerante rivolta ai più piccoli

VAL BORBERA- “Boschi e parole” al Servego Festival.

Questo è il tema del Sarvego Festival, giunto alla sua quinta edizione. La manifestazione culturale itinerante della Val Borbera è dedicata al mondo della letteratura, dell’editoria e dell’illustrazione per l’infanzia e l’adolescenza.

La kermesse si aprirà il 6 luglio, alle 16, a Roccaforte Ligure con “Caduto. La seconda vita degli alberi” (Cocai Design) laboratorio di e con Valentina Gottardi.

“Boschi e parole”: le finalità

«Siamo davvero entusiasti – dicono le organizzatrici del festival- per il successo riscontrato dal Festival in questi quattro anni. In Valle abbiamo registrato oltre mille presenze per ogni edizione tra genitori e bambini, tutti impegnati nei laboratori con gli autori (selezionati dal comitato scientifico di Andersen), nelle letture animate e nei laboratori performativi e teatrali».

L’evento nasce per promuovere la lettura come fonte di apertura verso il mondo e occasione di condivisione sociale, per incentivare la frequentazione attiva delle biblioteche e dei poli culturali della val Borbera specialmente da parte degli studenti, creando una collaborazione continuativa con le scuole, e ancora per valorizzare il patrimonio naturalistico, storico, culturale ed enogastronomico valborberino incentivando il turismo locale e la collaborazione tra le associazioni del territorio.

La direzione artistica anche quest’anno è affidata a Daniela Carucci, nota scrittrice e giornalista che guida il gruppo fin dal primo anno.

Appuntamenti a luglio e agosto

Gli incontri saranno sei, suddivisi tra luglio ed agosto, e proporranno appuntamenti volutamente il più eterogenei possibile seguendo un unico fil rouge, “Boschi e Parole”.

«Abbiamo lavorato su uno spunto affascinante, quello degli alberi, compagni di strada dell’umanità, creature maestose e preziose, testimoni del tempo, alleati insostituibili che ci permettono di entrare in contatto profondo con il nostro essere natura. – spiega Daniela Carucci – Anche la scelta dell’illustratrice che ha creato per noi l’immagine simbolo di quest’anno non è affatto casuale: stiamo parlando di Irene Penazzi, tra le più affermate nel panorama nazionale, la cui produzione artistica ha come fil rouge la natura narrata in tutte le sue incredibili e variegate sfaccettature».

 

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