Novi Ligure: il Parco Castello bomba a orologeria amministrativa
Il capogruppo del M5S, Paolo Coscia, è molto critico su come l'amministrazione sta gestendo i lavori di riqualificazione dell'area
NOVI LIGURE – Parco Castell: bomba a orologeria amministrativa. L’avanzamento dei lavori relativi alla riqualificazione dell’area sono stati argomento di dibattito nel corso della commissione Lavori Pubblici, presieduta da Alfredo Lolaico (Pd).
Al di là della notizia dell’apertura parziale dell’area verde (versante via Oneto), l’assessore competente Simone Tedeschi ha illustrato, a volo d’uccello, quelli che sono stati gli “stop and go” che hanno caratterizzato questo cantiere.. Sottolineando che ci sono stati dei contenziosi con la ditta esecutrice dell’opera e dei ritardi da parte della Sovrintendenza ai Beni Architettonici di Torino a dare l’ok alle modifiche del progetto originario.
Le parole dell’assessore e le spiegazioni più tecniche del dirigente dell’ufficio Lavori Pubblici, Dario Grassi non hanno fugato dubbi e perplessità ai consiglieri di opposizione.
Parco Castello per il M5S è una bomba a orologeria
A tale riguardo, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Paolo Coscia ha diramato un comunicato stampa definendo «il parco Castello una bomba a orologeria amministrativa».
«Siamo di fronte – dice Coscia – a una vicenda che presenta criticità gravi sia dal punto di vista tecnico- amministrativo sia sotto il profilo politico. Parliamo di oltre 700mila euro già certificati ma che, secondo quanto emerso in commissione, sembrerebbero presentare difetti esecutivi».
Parco Castello: i fondi del Pnrr
“A questi si aggiungono 100mila euro extra contratto liquidati alla ditta appaltatrice tramite ‘accordo bonario’, le cui motivazioni restano poco chiare. Vi sono poi 40 mila euro all’architetto Bergaglio come assistente del Rup, con funzione – almeno questo ci aspettavamo – di “mediazione” in un contesto già delicato che, invece di migliorare, si è ulteriormente aggravato. Il tutto mentre incombe la scadenza del 30 giugno 2026, termine ultimo per l’utilizzo dei fondi Pnrr».
Infatti, si ricorda che la riqualificazione del polmone verde della città che sovrasta il centro storico costerà 3 milioni e 500 mila euro finanziati dal Pnrr. Secondo il capogruppo pentastellato il quadro delineato in commissione è tale da porre il Comune in una posizione estremamente complessa «dover risolvere il contratto con l’impresa, valutare eventuali contenziosi con la direzione lavori e tentare di completare l’intervento in meno di un anno, senza alcuna certezza né sui tempi né sui costi aggiuntivi, che includono anche parcelle legali previste».
Aggiunge Coscia: «Il Movimento 5 Stelle ricorda che da oltre un anno sollecita l’amministrazione su questo tema con richieste di audizioni tecniche e interpellanze. A breve sarà presentata in consiglio comunale una mozione formale, da discutere con urgenza, per chiedere una relazione ufficiale e aggiornata sull’intera situazione».