La storia dell’Oltregiogo: ultimo incontro della Società storica del Novese
Ultimo appuntamento della rassegna culturale dell'associazione presieduta da Enzo De Cicco
NOVI LIGURE-La storia dell’Oltregiogo: ultimo incontro della Società storica del Novese.
Domani, alle 21.15, presso la corte della sede della Società Storica del Novese ultimo appuntamento con gli Incontri culturali . A chiudere la rassegna sarà l’incontro “1447, charte e convenzioni in Oltregiogo dopo i Visconti e prima degli Sforza: Novi, Gavi, Voltaggio” , relatore il professor Daniele Calcagno.
La storia dell’Oltregiogo: gli statuti del 1447
Alla morte di Filippo Maria Visconti nel 1447, ultimo duca di Milano della famiglia, si aprì un breve periodo di interregno nei domini del Ducato, al quale erano entrati a far parte anche molti dei territori dell’Oltregiogo.
Approfittando del momento di “vacanza” del potere di Milano (che nel frattempo era diventata una “repubblica”, la cosiddetta Aurea Repubblica Ambrosiana), Genova rioccupò tutti quei territori che nel tempo erano stati persi, ivi compreso l’Oltregiogo con Voltaggio, Gavi, Novi (Ligure) e Ovada.
Il “ritorno” al governo genovese fu tuttavia breve, perché nel 1450 salì al governo del Ducato di Milano Francesco I Sforza, che recuperò rapidamente il controllo dell’Oltregiogo.
Ma al 1447 risalgono una serie di “convenzioni” (statuti) concessi da Genova ai territori rioccupati che rappresentano, in molti casi, la base della legislazione statutaria che la Repubblica di Genova, dal 1528, concederà o confermerà alle varie località del Dominio, ivi incluse tutte le principali dell’Oltregiogo.