Vespa velutina, due esemplari rinvenuti in Val Borbera

Scoperti a Rocchetta Ligure due calabroni alieni invasivi: cresce l’attenzione sul monitoraggio in Piemonte

ROCCHETTA TANARO – Durante i controlli di routine del programma di monitoraggio della Vespa velutina, l’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese ha confermato il ritrovamento di due esemplari del calabrone asiatico in Val Borbera, località Pagliaro, in trappole distanti circa 500 metri l’una dall’altra.

La scoperta, avvenuta il 29 agosto 2025, rappresenta un segnale di attenzione per la diffusione della specie nel territorio.

Vespa velutina: il monitoraggio in Val Borbera

Le trappole erano state installate il 4 giugno 2025 con il supporto di BeeLab dell’Università di Torino, dei tecnici dell’Associazione Produttori Miele Piemonte e con il finanziamento del Settore Biodiversità e Aree Naturali della Regione Piemonte.

Da allora i controlli, effettuati ogni due settimane, non avevano evidenziato presenze significative, rendendo il ritrovamento di fine agosto un fatto particolarmente rilevante.

La Vespa velutina, detta anche calabrone dalle zampe gialle, è un insetto alieno invasivo originario dell’Asia. È stato introdotto in Italia nel 2012 e già diffuso in Liguria, Toscana, provincia di Cuneo e dal 2023 in provincia di Torino. Predatore delle api e di altri insetti impollinatori, costruisce nidi di grandi dimensioni e può costituire un pericolo per la biodiversità, l’apicoltura e la sicurezza dei cittadini.

L’Ente di gestione sottolinea l’importanza della collaborazione della cittadinanza. Ogni avvistamento di Vespa velutina deve essere tempestivamente segnalato ai tecnici apistici di Aspromiele o al personale delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese per consentire un intervento rapido di monitoraggio e neutralizzazione dei nidi.

Contatti utili per le segnalazioni:

Michele Tagliabue (Aspromiele): +39 345 0374925
Eleonora Bassi (Aspromiele): +39 348 0916284
Mara Calvini (Aree Protette Appennino Piemontese): +39 331 1364473 – mara.calvini@areeprotetteappenninopiemontese.it

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