L’importanza della donazione e del trapianto
Società
Marzia Persi  
25 Ottobre 2025
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09:00 Logo Newsguard
Al museo dei Campionissimi

L’importanza della donazione e del trapianto

L'Aido Gruppo "Frederick" di Novi ha organizzato un incontro rivolto agli studenti delle scuole superiori novesi

NOVI LIGURE- Nell’ambito della “Settimana Arcobaleno” organizzata dagli istituti superiori della città, si è tenuto, al museo dei Campionissimi, l’incontro sul valore della donazione e del trapianto, promosso dall’ Aido Gruppo Intercomunale “Frederick” di Novi Ligure, presieduto da Giorgio Bottaro.

All’appuntamento hanno partecipato un grande numero di studenti delle ultime classi del liceo “Amaldi” e dell’istituto “Ciampini-Boccardo”.

Le testimonianze

Ad aprire il convegno è stato il dottor Andrea Audo, primario della Divisione di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Alessandria, che ha tenuto la relazione su “trapianto cardiaco e le sue alternative”.

Nel suo intervento, molto rilevante dal punto di vista scientifico, il dottor Audo ha trattato l’evoluzione delle tecniche di trapianto cardiaco, sottolineando come l’aumento costante del numero di interventi non sia in grado di a colmare il divario tra domanda e offerta. Riguardo alle alternative al trapianto ha posto in rilievo come la disponibilità di nuovi strumenti di sostegno artificiale della funzione cardiaca, anche se in grado di garantire la sopravvivenza per periodi di tempo prolungati, non siano ancora una valida opzione.

E’ poi intervenuta la dottoressa Anna Guermani, del Coordinamento Regionale Prelievi del Piemonte, che ha fatto il punto su dati e criticità della situazione in Piemonte.

Rilevante l’alto numero di dissensi alla donazione registrati dagli uffici anagrafe all’atto della consegna della carta d’identità, che sfiorano il 40% in alcune fasce di età, un evidente ostacolo alle attività di trapianto che, nella nostra regione, sono comunque tra le più alte d’Italia.

La dottoressa Giulia Pellerano, Coordinatrice prelievi all’Ospedale del “San Giacomo” di Novi, ha parlato dell’attività nel nosocomio cittadino. Ha ricordato la preziosa attività di prelievo degli ospedali periferici dotati di terapia intensiva, in grado di generare, nel loro complesso, numeri importanti.

Francesca Mutti, volontaria Aido che ha subito un trapianto di rene, con la sua testimonianza ha ricordato la sua vita di giovane donna che si affacciava al lavoro e al matrimonio, la diagnosi di insufficienza renale, la dialisi, l’attesa di un organo e, infine, la rinascita dopo il trapianto.

Ha chiuso l’incontro Nadia Biancato, presidente provinciale Aido che ha sottolineato l’importanza fondamentale del consenso alla donazione, unico modo per soddisfare le esigenze dei tanti, troppi malati in attesa di trapianto.

Il comune denominatore di tutti gli interventi è stata la necessità irrinunciabile di ridurre le liste di attesa e l’urgenza di abbattere il numero ancora troppo elevato di dinieghi alla donazione che si registrano in tutto il Paese.

 

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