Parlare di morte a teatro, “Dai Lucedio” si può
Federica Sassaroli e Massimo Brusasco presentano il nuovo spettacolo "Finchè morte non ci...Sipari"
NOVI LIGURE-Sabato 8 novembre, al teatro Dai Lucedio di Novi, alle 21, debutta “Finché morte non ci… Sipari”, il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Federica Sassaroli e Massimo Brusasco, con musica dal vivo di Protto. Un lavoro che unisce stand-up, teatro di parola e canzone d’autore, affrontando uno dei temi più difficili di sempre: la morte.
Il punto di partenza è già un cortocircuito: un messaggio vocale che invita gli artisti ad esibirsi… in un tempio crematorio. Da lì prende forma una serata che attraversa tabù, lutto, ironia nera e fragilità contemporanee, portando la comicità nel luogo dove “scaldare il pubblico” sembra la missione più impossibile del mondo.
Lo spettacolo alterna racconti, momenti musicali e osservazioni pungenti sulla nostra incapacità di gestire ciò che ci spaventa: la fine, la perdita, il vuoto che resta.
Al centro, una storia personale — “13:59”, l’ora esatta di un addio — che non diventa patetismo, ma occasione per mostrare come la narrazione possa guidare o manipolare le emozioni. Con leggerezza e precisione, Sassaroli e Brusasco smontano quella macchina emotiva e restituiscono allo spettatore la possibilità di guardarla con lucidità.
C’è spazio anche per l’infanzia, tra i cartoni “orfani” degli anni ’70/’80 e la sorprendente saggezza dei bambini di oggi; e per il rapporto con il sacro, riletto attraverso l’esilarante “segreteria telefonica di Dio”, dove il tono della voce diventa gesto teatrale prima ancora che preghiera.
Il risultato è un dialogo continuo tra riso e pensiero: uno spettacolo che non deride la morte, ma ci permette di riappropriarci della vita.
Un modo nuovo di stare davanti al dolore senza farsene schiacciare, scoprendo che l’ironia, quando è onesta, può persino diventare un atto d’amore.
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