Novi: ancora raid vandalici nei parcheggi. Novesi imbufaliti
Cronaca, Società
Marzia Persi  
13 Novembre 2025
ore
12:41 Logo Newsguard
Nella notte

Novi: ancora raid vandalici nei parcheggi. Novesi imbufaliti

Non si fermano i danneggiamenti alle auto parcheggiate in vari punti della città. Si chiedono maggior sicurezza e più controlli

NOVI LIGURE-I novesi sono imbufaliti.

Non si placa il ritmo di raid vandalici a danno di auto parcheggiate in vari punti della città da piazza XX Settembre a via Pietro Isola, da via Rattazzi a corso Piave. I novesi sono letteralmente imbufaliti. Le pagine Fb dell’amministrazione comunale così come quelle dei cittadini sono inondate di messaggi e di foto che testimoniano quanto sta accadendo dal fine settimana scorso a questa notte.

I novesi chiedono maggiore sicurezza e un intervento rapido per arrivare agli autori di questi fatti incresciosi.

A prendere posizione sono anche i partiti politici. Dopo l’annuncio del consigliere comunale Pino Dolcino (Lega) che propone ronde notturne, il segretario cittadino di Forza Italia, Giuseppe Rapisarda denuncia: «Stiamo attraversando un brutto momento in città scandito da furti ed episodi di criminalità. Mi auguro e spero che le Forze di Polizia procedano con celerità ad identificare gli autori di tali atti e che per il futuro la “sicurezza attiva e passiva” della città sia considerata una priorità da questa amministrazione per evitare che il cittadino ormai esasperato da continui reati ( furti e/o danneggiamenti ) non intraprenda iniziative personali che possono portare a sostituirsi alle funzioni deputate ad altri.
Le piazze interessate a tali atti ad oggi risultano poco illuminate, con telecamere di dubbio funzionamento e, soprattutto, di controllo e scarsamente controllate dalle forze dell’ordine e dalla polizia locale.
Mi auguro altresì che in prossimità dell’arrivo delle prossime risorse della Prefettura di Alessandria per circa 79.000 euro si riesca a colmare quei vuoti da presidiare in particolare nelle periferie con un piano dettagliato e articolato con la collaborazione e l’ausilio delle Forze di Polizia operanti sul territorio».

Il Pd: “E’ il Governo deputato alla sicurezza”

Anche il Partito Democratico, forza di maggioranza in consiglio comunale, prende posizione su quanto sta accadendo a Novi.

«Negli ultimi tempi si è tornati a parlare di “emergenza sicurezza” a Novi Ligure e in generale nelle nostre città, – si legge in un comunicato stampa- spesso con toni allarmistici e strumentali. Alcune forze politiche di destra cercano di attribuire al Sindaco e alla Giunta comunale responsabilità che non competono loro, nel tentativo di spostare il dibattito su un terreno puramente propagandistico.

La sicurezza dei cittadini, sia reale che percepita, è un tema che ci sta da sempre a cuore.»

Nel comunicato stampa poi si precisa che «Come amministrazione comunale sono stati condotti numerosi tavoli di confronto con la Prefettura e le forze dell’ordine. Abbiamo organizzato – per primi nella storia amministrativa della città – incontri nei quartieri insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ma chiedendo innanzitutto a chi ne ha la competenza, il governo, di fare la sua parte.

È bene ricordare che la sicurezza dei cittadini è una funzione primaria dello Stato e che spetta al Governo, attraverso il Ministero dell’Interno, garantire uomini, mezzi e risorse alle forze dell’ordine.

I Comuni possono collaborare, ma non sostituirsi allo Stato: non possono assumere poliziotti, gestire indagini o presidiare il territorio.

Quando si parla di sicurezza, quindi, occorre chiarezza e responsabilità. Gli enti locali possono fare la loro parte — con l’illuminazione pubblica, la videosorveglianza, la riqualificazione degli spazi urbani, il sostegno ai servizi sociali e alle politiche giovanili — ma la prevenzione dei reati e la presenza delle forze dell’ordine dipendono dalle scelte del Governo.

Chi oggi agita la paura per ottenere consenso elettorale dovrebbe piuttosto chiedere a Roma più agenti, più risorse e più coordinamento. La sicurezza non si costruisce con gli slogan, ma con investimenti, politiche sociali e una reale collaborazione tra istituzioni»

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