Ex Ilva, il sostegno del Circolo verso i lavoratori
Il direttivo del Circolo Ilva di Novi a fianco delle maestranze e delle forze sindacali per la salvaguardia del polo siderurgico
NOVI LIGURE- Per domani il Ministro Urso ha convocato, nuovamente, a Roma un tavolo di concertazione per l’ex Ilva dopo lo sciopero generale del polo siderurgico avvenuto la settimana scorsa.
La città di Novi si sta mobilitando a fianco dei lavoratori come nel caso del Circolo Ilva, presieduto da Lorenzo Robbiano attraverso un comunicato stampa.
«Come Circolo fondato a favore dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Novi Ligure nel lontano 1938, abbiamo seguito- viene riportato nel comunicato- con attenzione e con grande partecipazione ciò che sta accadendo negli stabilimenti siderurgici del Paese. Le difficoltà che stanno vivendo i lavoratori di Genova, Taranto, Novi e degli altri siti italiani non ci sono indifferenti».
I rappresentanti del Circolo poi rimarcano che «Non lasceremo soli i lavoratori che, ancora una volta, difendono con determinazione il proprio posto di lavoro, la dignità della professione e il valore della produzione industriale nel nostro Paese.
Rivolgiamo un ringraziamento sentito alle pubbliche amministrazioni, alle associazioni, ai circoli operai, ai gruppi di mutuo soccorso, ai volontari, ai partiti politici e ai cittadini che, nelle diverse città coinvolte, stanno sostenendo concretamente le mobilitazioni.
A fianco dei lavoratori novesi
Un pensiero particolare va ai lavoratori novesi che hanno saputo mantenere, con fermezza e civiltà, l’attenzione pubblica sulle condizioni della fabbrica e sulle prospettive produttive del comparto siderurgico.»
Sostegno poi da parte del Circolo alla alle numerose sigle sindacali «che hanno dato voce alle legittime preoccupazioni dei lavoratori, chiedendo un futuro certo per l’industria e garanzie reali per l’occupazione.
Ci ha colpito la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali, che comprendono il valore strategico della presenza di un grande insediamento industriale e dei posti di lavoro che esso garantisce. Il legame tra fabbrica e territorio non è un ricordo del passato: è un patrimonio vivo, che va tutelato. La nostra solidarietà è piena, convinta e radicata nella storia da cui proveniamo»