Dalla Regione la distribuzione della Dichiarazione universale dei diritti umani
Società
Marzia Persi  
10 Dicembre 2025
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11:30 Logo Newsguard
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Dalla Regione la distribuzione della Dichiarazione universale dei diritti umani

L'iniziativa è promossa dalla Commissione regionale per le Pari Opportunità, presieduta da Maria Rosa Porta

TORINO- Oggi, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, la Commissione regionale per le Pari Opportunità ha deciso di onorare tale data di consegnare a tutti, ma in particolare alle giovani generazioni, il testo della Dichiarazione universale dei diritti umani sia in lingua italiana che inglese.

«Per costruire una società giusta e inclusiva- dice Maria Rosa Porta, presidente della Commissione regionale- è fondamentale che ogni persona possa esprimere la propria voce ed essere messa in condizione di partecipare attivamente ai processi decisionali che influenzano la società in cui vive.
In questo giorno, invitiamo a partecipare a eventi, dibattiti, manifestazioni che promuovono consapevolezza e tutela dei diritti umani. Con forza ribadiamo anche in questo giorno il nostro slogan “Attiviamoci per il cambiamento. Insieme possiamo fare la differenza»

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La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948, della Dichiarazione universale dei diritti umani, che sancisce i diritti inalienabili che spettano a tutti gli esseri umani, indipendentemente da razza, colore, religione, sesso, lingua, opinione politica o di altro tipo, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altro status.

La Commissione regionale per le Pari Opportunità, organismo previsto dallo Statuto della Regione Piemonte per garantire l’attuazione dei principi di uguaglianza e di parità tra donna e uomo, ha tra le sue funzioni quella di promuovere occasioni di confronto culturale sulla condizione femminile e sull’immagine della donna, contribuendo alla elaborazione di comportamenti conformi agli obiettivi della parità e delle pari opportunità, individuando le manifestazioni, anche indirette, di discriminazione, nonché di favorire l’informazione e la conoscenza relativa alle iniziative riguardanti la condizione femminile promossa dalla Regione, dagli enti locali, da soggetti pubblici e privati, dal Parlamento nazionale e dal Parlamento europeo.

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