“Riparti Novi”, 400 mila euro per imprese, famiglie e disabili
Finanziamenti a fondo perduto per chi è stato danneggiato dal coronavirus. Stanziamento anche per le associazioni sportive
NOVI LIGURE — A Novi Ligure anche nel 2021 saranno prorogate le misure a favore di imprese e famiglie colpite dalla crisi economica causata dal coronavirus.
La giunta comunale ha varato un provvedimento – potremmo chiamarlo “Riparti Novi”, sulla scia dei decreti nazionali – che prevede anche per quest’anno l’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore di commercianti e artigiani novesi. Lo stanziamento ammonta a 150 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai mille euro erogati già nel 2020 a ciascuno dei 145 commercianti o artigiani che ne avevano fatto richiesta attraverso il bando del “Bonus Novi”.
Altri 100 mila euro saranno stanziati attraverso i buoni spesa, dedicati a coloro che hanno avuto un decremento del reddito a causa del Covid.
Durante la pandemia per tante famiglie è diventato difficile anche sostenere la spesa per le utenze: per questo motivo l’amministrazione comunale ha disposto un finanziamento di 100 mila euro al Consorzio Servizi alla Persona affinché, dopo aver analizzato le situazioni economiche dei richiedenti, accordi il necessario aiuto al pagamento delle bollette.
Sempre al Consorzio Servizi alla Persona verranno destinati 30 mila euro, da destinare, con le stesse modalità, ai disabili che si trovino in condizioni di particolare difficoltà finanziaria a causa del Covid.
«La ripartenza non deve essere solo economica – dichiara il sindaco Gian Paolo Cabella – ma anche psico-fisica e lo sport ne è un elemento essenziale. Per questo, assieme alla giunta comunale e in particolare all’assessore Andrea Sisti, abbiamo previsto uno stanziamento di oltre 30 mila euro da destinarsi, a fondo perduto, alle associazioni sportive novesi. Il periodo che abbiamo appena affrontato è stato difficilissimo e ancora ci attende tanto lavoro per superarne le conseguenze – prosegue il sindaco – ma noi continuiamo a lavorare costantemente e senza clamori per il bene dei novesi, per la ripartenza economica e sociale della città».