Arquata, Braini sfida Basso: «Ritrovare il senso della comunità»
Ferroviere di 42 anni, sarà alla guida di una lista civica di centrosinistra, "Noi per Arquata"
ARQUATA SCRIVIA — È Federico Bràini lo sfidante del sindaco uscente Alberto Basso alle prossime elezioni comunali di Arquata Scrivia, che dovrebbero tenersi tra il 15 settembre e il 15 ottobre. Braini, 42 anni, macchinista ferroviere, sarà alla guida di una lista civica dell’area di centrosinistra, “Noi per Arquata”. Sposato e padre di due bambine di 8 e 12 anni, Braini ha passato una vita sui campi da calcio, prima come giocatore, poi come allenatore.
— Perché ha deciso di scendere in politica?
«È un’espressione che non mi piace. Preferisco dire che ho scelto di servire la collettività. Sono nato e cresciuto qui ad Arquata e ricordo i tempi in cui la città era tutto un fiorire di iniziative e di eventi in grado di attrarre migliaia di visitatori. Ma ricordo anche che c’era un grande senso di comunità. Ecco, vorrei dare il mio contributo per la rinascita di Arquata».
— Lista e programma elettorale sono già pronti?
«Il nucleo della squadra c’è ed è già all’opera. Si tratta di figure di alto profilo, in grado di lavorare per una nuova idea di città. Ma la lista non è chiusa e chi vuole dare una mano è il benvenuto. Lo stesso vale per il programma: è pronto ma ancora aperto ai contributi di tutti».
— L’area a cui fate riferimento è quella del centrosinistra. Vi aprirete anche al Movimento 5 Stelle?
«Non voglio alcuna etichetta di partito, ma sulle persone non ci sono preclusioni. Se qualche esponente grillino crede nel nostro programma e condivide il nostro percorso perché no?»
— Di quello che ha imparato sui campi da calcio, cosa vorrebbe portare nella sua amministrazione?
«Che è il collettivo a fare la differenza. Da soli non si vince e non si perde. Conta la squadra. Non intendo accentrare il potere nelle mani del sindaco. Al contrario penso che il processo decisionale debba essere il più possibile condiviso: con la giunta, con il consiglio, con l’opposizione e con la cittadinanza».
L’intervista completa sul Novese in edicola fino a mercoledì 2 giugno