L'Appennino piemontese sul palco di Sanremo grazie a Carucci e gli Ex Otago
Il cantante adottato dalla val Borbera sarà tra i big del festival di Sanremo con la sua band Ex Otago.…
La presentazione a Novi Ligure in collaborazione con il Fai
NOVI LIGURE — Il Gruppo Fai Giovani e la Delegazione Fai di Novi Ligure hanno organizzato per oggi, domenica 12 dicembre alle 17.30, un incontro alla Libreria Sanconiglio di piazza Carenzi con Maurizio Carucci, autore del libro “Camminare in val Borbera. 40 itinerari per scoprire una delle valli più belle d’Italia” edito da Il Piviere.
Il libro – che ha visto la partecipazione attiva e il supporto del Fai di Novi Ligure – «nasce dalla necessità di offrire uno strumento concreto e semplice per poter camminare in val Borbera con consapevolezza», come racconta l’autore. Val Borbera ma non solo: il Sentiero delle 12 fontane di Piuzzo, il percorso che ‘da Roccaforte Ligure conduce al villaggio di Avi’, il ‘Sentiero degli essicatoi della valle Spinti’, il ‘Cammino dei Ribelli’ sono alcuni dei sentieri che l’autore racconta nel libro “lasciando al camminatore la possibilità di esperire, vivere il sentiero che sta percorrendo in maniera inedita, amoreggiare con la natura e con il paesaggio con i propri occhi, i propri sensi”.
L'Appennino piemontese sul palco di Sanremo grazie a Carucci e gli Ex Otago
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L’appuntamento costituisce l’anteprima di un progetto più ampio che la Delegazione novese del Fondo Ambiente Italiano sta progettando per la prossima primavera.
Maurizio Carucci, genovese di nascita, vive in Appennino per scelta da quando ha vent’anni e in val Borbera da quando ne aveva trenta. Viaggiatore, agricoltore e cantautore, passa le sue giornate tra vigneti, parole, sentieri e musica. Ritiene che il viaggiare ecologico sia un atto rivoluzionario, di scoperta: una relazione profonda con il pianeta e i suoi abitanti.
Il libro, edito dalla casa editrice Il Piviere di Gavi, si compone di circa centocinquanta pagine, illustrate a colori e accompagnate da una cartografia di riferimento; il testo è in italiano e in inglese. Il volume ha visto la partecipazione, tra gli altri, dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, del Cai di Novi Ligure e del Comitato delle Quattro province.