Al Marenco Orsini e Branciaroli raccontano le ragioni di un distacco
Ultimo spettacolo della stagione inaugurale al teatro di Novi Ligure, appena finito di restaurare
NOVI LIGURE — La Fondazione Teatro Marenco, il direttore artistico Giulio Graglia e Piemonte dal Vivo, ringraziando il pubblico per la calorosa partecipazione alla stagione che volge al termine con sold out di tutti gli spettacoli, presentano Pour un oui ou pour un non. Un conflitto fondato su un accento e una sospensione nella frase: “Ah, è così…”, pronunciata anni prima da uno dei due personaggi-amici, alimenta a distanza una controversia che trova riscontro, tra gli altri, ne Le braci dello scrittore ungherese Sàndor Màrai.
Due vecchi amici si ritrovano a distanza di molto tempo dopo un non motivato distacco e si interrogano sulle ragioni della loro separazione. Scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette, e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati. Ogni variazione del tono di voce può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta.
Questo è il tema centrale di Pour un oui ou pour un non, titolo che si può semplicemente tradurre con Per un sì o per un no, ma che in realtà significa molto di più e che nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare. Per un sì o per un no è quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca lacerazioni profonde, ferite insanabili. Ogni minima sfumatura del dire può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta: è quel nulla che può cambiare tutto nelle relazioni umane.
In scena Umberto Orsini e Franco Branciaroli (Milano, 27 maggio 1947). Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi (Milano, 15 giugno 1930). Produzione della Compagnia Orsini e Teatro de Gli Incamminati.