In cammino sulla Via Postumia, a Libarna il docufilm con Rumiz
È il racconto filmato di un gruppo di escursionisti che hanno percorso tutta l'antica via romana, passando anche per Libarna
LIBARNA (SERRAVALLE SCRIVIA) — È tratto da una citazione di Seneca – “Mutano i cieli sotto i quali ti trovi” – il titolo del concerto che venerdì 1° settembre, al tramonto, vedrà protagonisti i solisti dell’Orchestra Classica di Alessandria nella suggestiva cornice del teatro dell’antica città romana di Libarna, tra Serravalle e Arquata. Un viaggio tra musica e parole su un palcoscenico “vecchio” di duemila anni.
Giulio Graglia, direttore del teatro Marenco di Novi Ligure, e Iudica Dameri, presidente dell’associazione Libarna Arteventi, saranno le voci recitanti che introdurranno i brani con brevi digressioni letterarie sul tema del viaggio. Per la prima volta un concerto immersivo tra i resti dell’antico teatro di Libarna dove i musicisti suoneranno in modalità acustica.
Il concerto, in programma alle 19.15, è organizzato nell’ambito della rassegna “Suoni dalle Colline del Gavi e dell’Oltregiogo”. Ingresso libero su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili (info www.scoprilibarna.it). In caso di pioggia il concerto si terrà alle 21.00 presso l’Oratorio dei Bianchi a Serravalle.
L’evento è promosso dal Comune di Serravalle, dalla Direzione Regionale Musei, dall’associazione Libarna Arteventi e dall’Orchestra Classica di Alessandria, con la collaborazione della Proloco di Serravalle Scrivia, del Consorzio tutela del Gavi, del teatro Marenco e del teatro della Juta.
Libarna è un luogo che ha nel suo dna la strada e le grandi vie di comunicazione, con una naturale apertura cosmopolita. Le strade portano il “viaggiare degli uomini” con le loro idee e culture diverse. Nata qualche decennio dopo la costruzione della Via Postumia, la città romana vede il suo massimo splendore con l’intensificarsi dei commerci, mentre il suo lento declino e conseguente abbandono con il venir meno dell’importanza di questa strada, consegnandosi così all’oblio della storia sino al 1824, in occasione della costruzione di un’altra strada che ne determina la sua riscoperta e rinascita.
«Occorre cambiare prospettiva, ecco perché questo “concerto del tramonto” diventa non solo un viaggio nell’arte, ma una sfida, con l’intento di trasmettere il significato profondo del luogo, quello di un teatro, facendone percepire la maestosità e apprezzare ancora oggi l’acustica, senza rimanere condizionati dalle infrastrutture “delle magnifiche sorti progressive”, che non si sono potute fermare, allora come oggi», spiegano gli organizzatori.
Libarna è infatti stretta tra la strada dei Giovi e due linee ferroviarie, a cui se ne sta aggiungendo una terza (il Terzo Valico, appunto). «Per raccogliere la sfida oggi c’è bisogno di maggior consapevolezza e proseguire sulla strada della tutela e della valorizzazione, e il “concerto del tramonto” costituisce un’ulteriore tappa che va in quella direzione», concludono.
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