Novi, in 2mila al corteo con in testa i lavoratori dell'ex Ilva
NOVI LIGURE — Circa 2 mila persone hanno preso parte questa mattina a Novi Ligure alla manifestazione provinciale indetta da…
MILANO — Oggi a Milano torna a riunirsi l’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia. Arcelor Mittal, socio di maggioranza con il 62 per cento, e Invitalia, impresa di Stato che detiene il restante 38 per cento, devono trovare un accordo economico per salvare le fabbriche dell’ex Ilva, a cominciare da quelle di Taranto, Genova e Novi Ligure.
Per la continuità produttiva, servono subito 320/340 milioni di euro, più un altro centinaio di milioni per l’approvvigionamento del gas, per ora garantito solo fino al 10 gennaio 2024 e solo grazie alla sospensiva decisa dal Tar della Lombardia. Ancora più consistente – quasi 5 miliardi – l’impegno necessario per portare a termine in otto anni il piano di decarbonizzazione e ammodernamento dello stabilimento di Taranto.
Novi, in 2mila al corteo con in testa i lavoratori dell'ex Ilva
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Ma è un errore, secondo i sindacati, continuare a sperare nella buona fede di Arcelor Mittal. Per Fiom, Fim e Uilm bisognerebbe al contrario che Invitalia prendesse il controllo di Acciaierie d’Italia.
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