Pernigotti, c’è l’offerta di Witor’s: ma per soli 25 dipendenti

L'azienda di Cremona punta a rilevare marchio e fabbrica di Novi Ligure, ma meno della metà dei lavoratori verrebbero riassunti

NOVI LIGURE — Sul tavolo del ministero dello Sviluppo economico è arrivata un’offerta per la Pernigotti. L’hanno presentata i rappresentanti della Witor’s, azienda dolciaria di Cremona (con un secondo stabilimento a Gorizia) che fa capo alla 21 Invest, la holding di Alessandro Benetton.

L’offerta di Witor’s comprende l’acquisto del marchio e investimenti finalizzati al ripristino dello stabilimento di Novi Ligure, a parziale ripresa delle produzioni. Tale operazione comporterebbe l’assunzione, in due diverse fasi, di circa 25 tra i lavoratori attualmente in forza alla Pernigotti.

Meno della metà dunque, rispetto agli attuali 57 dipendenti. I sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil si sono quindi riservati un giudizio nel merito dell’offerta presentata e hanno chiesto alla Witor’s di farsi carico di tutti i lavoratori dipendenti della Pernigotti, proposta al momento rifiutata.

La vertenza rimane quindi aperta, in attesa di ulteriori verifiche sia da parte di Pernigotti che di Witor’s, che devono necessariamente essere svolte prima della scadenza della cassa integrazione, prevista per il prossimo 30 giugno: dopo di allora i lavoratori rimarranno senza ammortizzatori sociali.

All’incontro hanno partecipato i sindacati, i rappresentanti legali di Witor’s, i legali di Pernigotti, il coordinatore della struttura crisi di impresa del Mise, Luca Annibaletti, i rappresentanti delle Regioni Piemonte e Lombardia (gli uffici commerciali di Pernigotti hanno sede a Milano) e, in video collegamento, il sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella.

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